Il coordinatore del Circolo UAAR di Modena, Enrico Matacena, ha commentato l’approvazione della legge sul testamento biologico approvata il 14 dicembre 2017.
«Finalmente dopo tanti anni di battaglie civili alle quali l’UAAR ha dato il suo contributo, il testamento biologico è diventato legge dello Stato».
«Come circolo UAAR di Modena siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo. Fin dalla creazione, il circolo di Modena ha stretto una forte collaborazione con le altre associazioni del comitato art. 32 modenese promuovendo petizioni popolari, raccolte di firme, dibattiti e manifestazioni di ogni tipo e i risultati sono arrivati: la provincia di Modena è stata una delle provincie italiane con la più alta diffusione di questo strumento di civiltà. Tra i comuni che prima della legge avevano già adottato il registro del biotestamento ci sono: Vignola, Formigine, Modena, Savignano sul Panaro, Maranello, Fiorano Modenese, Nonantola, Sassuolo, Spilamberto. In provincia il totale è di ben 21 comuni».
«Grazie al nostro impegno abbiamo contribuito a diffondere la coscienza collettiva dell’importanza di tale tema, una coscienza che si è via via rafforzata fino a tradursi oggi in un atto legislativo del Parlamento».
«Anche se di recente sono state approvate unioni civili, divorzio breve e testamento biologico – prosegue ancora Matacena – sono ancora molte le battaglie per diffondere una concezione laica e razionalista della società italiana nel terzo millennio»
Modena 14 dicembre 2017
UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
Circolo di Modena e Provincia
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