UAAR Circolo di Modena
ARCI Modena
Circolo de “IL MANIFESTO” di Modena
presentano:
“L’Italia che non si vede”
Rassegna di cinema e libri per raccontare il nostro paese, quello reale.
Disagio sociale e libertà violate, precarizzazione del lavoro e mafie,
finanziarizzazione dell’economia e tensione verso nuove forme di giustizia sociale.
Martedì 13 marzo 2012 ore 21:00
Teatro dei Segni
Via San Giovanni Bosco 150, Modena
“Cosa Loro – I Serenissimi della Compagnia delle Opere”
di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi
ed: Manifestolibri
Cosa Loro è un titolo forte ma azzeccato che affronta senza troppi complimenti i gangli spinosi dell’epopea ciellina in Veneto, una piovra dai molti tentacoli e dalle molte amicizie, fedele al “modello Formigoni” che tanta fortuna ha avuto in Lombardia e soprattutto con le mani in pasta nel mercato immobiliare, negli appalti pubblici, nella sanità e nelle università.
Insomma i “ragazzi di don Giussani” da piccola fraternità sono divenuti una grande holding, la Compagnia delle Opere. Ragazzi che, come dichiarano gli autori, ormai si muovono con grande disinvoltura all’interno della galassia cattolica rappresentando una Chiesa nella Chiesa, forti anche delle tutele ecclesiastiche e politiche capaci di dialogare amorevolmente con la Lega o con pezzi del PD.
Da questi nodi chiave prende le mosse il libro-inchiesta, un’indagine che trascura volontariamente le questioni di carattere religioso per privilegiare le manovre finanziarie di CL e della CdO.
Attraverso questo punto di vista si comprende come questa organizzazione, lungo i suoi trent’anni di esistenza, sia riuscita sempre a mantenersi sulla cresta dell’onda senza perdere colpi. Non è infatti la fede politica a orientare il cammino ciellino ma il denaro, che come ci mostra la storia italiana dagli anni 80 ad oggi non ha colore ma solo valore di possesso. Ed è con questo spirito che CL continua a rimescolare le carte: il pubblico diventa privato, il profano si eleva a sacro e le tragedie (terremoti&Co.) portano serenità e tranquillità (espresse in euro).
Un libro questo che ci mette di fronte non solo alla mera denuncia ma, dati alla mano, ci fornisce quegli strumenti critici per giudicare obiettivamente la realtà che ci circonda. Canetta e Milanesi, già come fecero con Legaland (Manifestolibri, 2010), ci danno un ulteriore prova di come sia possibile tutt’ora pensare e fare un giornalismo radicale.
Interverranno gli autori