In vista delle Elezioni Comunali di Modena del 2024 abbiamo quindi deciso di sottoporre ai candidati e alle candidate alla carica di Sindaco di Modena, una serie di domande e proposte riguardanti la laicità e i diritti di chi non crede.
La seconda domanda riguardava i finanziamenti alle scuole private.
Riduzione dei finanziamenti delle scuole private
Cosa ne pensa dei finanziamenti pubblici alle scuole paritarie?
Sarebbe disposto a sostenere una diminuzione e, a tendere, un azzeramento dei finanziamenti comunali a questo tipo di istituzioni?
Lo stato finanzia queste scuole con 750 milioni di Euro l’anno ed è impossibile quantificare l’ammontare dei finanziamenti regionali e locali. Non crede che questo tradisca il dettato dell’articolo 33 comma 3 della Costituzione?
Non crede inoltre che la matrice spesso religiosa di questi istituti leda il principio di laicità cui tutti gli organi dello stato dovrebbero attenersi?
Non crede inoltre che, in una società sempre più composita, sia pericoloso dividere gli studenti per appartenenza religiosa?
Al di là delle questioni contingenti, se dipendesse da lei finanzierebbe una scuola Cattolica? E una Madrasa? Può motivare le sue risposte?
Le risposte
Claudio Tonelli
Noi siamo convinti sostenitori dell’articolo 33 della Costituzione. Dunque, il Comune deve finanziare essenzialmente le scuole pubbliche. Dove, nel segmento 0-6, che è quello che prevalentemente attiene al Comune, si riscontrasse l’impossibilità del pubblico di soddisfare interamente la richiesta e non si potesse fare a meno di ricorrere anche a privati di matrice religiosa, a fronte di eventuali convenzioni andrebbe imposto un coordinamento pedagogico unico, in capo al Comune, che è quanto pretendiamo in ogni caso. Faremo comunque tutto ciò che è nelle nostre possibilità, affinché il Comune sia in grado di soddisfare tutte le richieste con una gestione diretta. Noi crediamo nel ruolo della scuola come fondamentale fattore di integrazione non solo culturale e religiosa, ma anche sociale, perciò siamo in linea di principio contrari alle scuole private (paritarie o no), che si configurano per lo più come scuole d’élite.
Massimo Mezzetti
Sostiene che l’attuale sistema integrato modenese (pubblico-paritario) sia buono e garantisca la possibilità di frequentare un asilo a tutti i bambini tra 0 e 6 anni. Il candidato sostiene il finanziamento alle scuole paritarie affermando anche che questo garantisce la libertà di scelta educativa alle famiglie. Dice, infine, che le scuole paritarie finanziate sono selezionate con dei criteri stringenti che prevengono i rischi come la ghettizzazione delle minoranze
Maria Grazia Modena
(Nota: a volte, come in questo caso, la risposta è stata elaborata non solo della candidata, ma anche altri candidate e candidate presenti all’incontro che hanno discusso in modo molto trasparente)
I candidati dicono che le scuole paritarie non sono solo cattoliche e che subentrano quando il Comune non riesce a garantire servizi universali. Loro sono favorevoli a sostenere le scuole paritarie, altrimenti il rischio sarebbe di lasciare a casa i bambini.