È partita da lunedì 7 giugno anche a Modena la nuova campagna informativa dell’UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – riguardante la pillola abortiva Ru486; la campagna “Aborto farmacologico. Una conquista da difendere” si declina nella nostra città nell’affissione, in 8 punti nevralgici, dei manifesti di 6×3 metri in cui compare il volto sorridente della testimonial Alice Merlo, una giovane donna che nei mesi scorsi ha raccontato su Facebook la sua esperienza con tale strumento, il quale permette di interrompere la gravidanza senza ricorso all’intervento chirurgico e senza il ricovero ospedaliero.
Con la nostra iniziativa, che ha già toccato molte città italiane, vogliamo sostenere il diritto all’autodeterminazione di ogni donna e il diritto di scegliere liberamente per sé stessa e per il proprio corpo, e inoltre ricordare ai cittadini modenesi l’importanza della ricerca scientifica in materia di salute sessuale.
La campagna sulla Ru486 si allaccia anche ad alcune nostre importanti battaglie laiche, come ad esempio l’abolizione dell’obiezione di coscienza nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici (i quali dovrebbero anche proteggere le donne dalle azioni degli attivisti politicizzati di vari gruppi “pro Life”, che osano colpevolizzare le donne nell’esercizio di un loro diritto garantito dalle democratiche leggi italiane) e la campagna “Testa o croce? #Non affidarti al caso!” che invita a una scelta informata sui professionisti in campo medico e sulle loro convinzioni etiche prima di affidare loro la propria salute.
Enrica Berselli
Coordinatrice del Circolo UAAR di Modena